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I lavaggi nasali al neonato: pro e contro

I lavaggi nasali per i neonati rappresentano una soluzione a cui ricorrono i genitori preoccupati per la salute dei propri piccoli, specie se questi sono soggetti di frequente a raffreddori. Il naso chiuso, d’altro canto, è un problema alquanto diffuso tra i neonati, i quali presentano delle cavità nasali molto piccole: ecco perché si corre il rischio che da un raffreddore si possa passare a un mal di orecchie, a una bronchiolite o a una bronchite. I lavaggi nasali sono, evidentemente, utili a scopo preventivo, e possono essere praticati al mattino e/o alla sera, un paio di volte ogni giorno, anche se i bambini non sono raffreddati.

Così facendo, non è necessario impiegare dei prodotti farmacologici, e in più si ha la possibilità di risolvere il problema del muco e del catarro. Oltre che per scopi preventivi, comunque, i lavaggi nasali sono efficaci anche in presenza di infezioni ai seni paranasali o di congestioni nasali: che si usino le bottigliette spray, le siringhe a bulbo o altri tipi di dispositivi, la miscela di acqua e sale che viene spruzzata nelle narici scorre nella cavità nasale assicurando risultati certi.

Ma quali sono gli aspetti positivi e gli aspetti negativi che caratterizzano questa soluzione? Tra i pro c’è senza dubbio l’aiuto che viene offerto all’organismo per sbarazzarsi di tutti gli agenti infettivi e di tutti gli agenti irritanti che penetrano attraverso il naso. I lavaggi nasali, in sostanza, diventano dei modi efficaci per lenire i sintomi della sinusite, complementari e capaci di potenziare l’effetto degli steroidi nasali, degli antibiotici e degli altri trattamenti tradizionali. E ciò è vero sia in presenza di muco denso sia in presenza di muco secco sia in presenza di muco crostoso.

Non possono essere trascurati né dimenticati, però, i possibili inconvenienti: in particolare, una ricerca pubblicata qualche anno fa all’American College of Allergy Asthma and Immunology ha messo in evidenza che, se sono sfruttati e usati a lungo termine e in maniera regolare, i lavaggi nasali rischiano di essere addirittura controproducenti e di dare vita all’effetto opposto a quello voluto. Il muco nasale, infatti, non è solo un “nemico” del corpo umano, ma svolge anche una significativa azione benefica nei suoi confronti, grazie alla quale l’organismo può essere protetto dalle infezioni. Nel muco ci sono elementi del sistema immunitario che difendono i bambini dalle infezioni che colpiscono le vie respiratorie. Un lavaggio nasale non rimuove solo il muco indesiderato, ma potrebbe eliminare o comunque diluire anche gli agenti antivirali, gli agenti antifungini e gli agenti antibatterici utili e benefici.

In conclusione, l’analisi dei pro e dei contro dei lavaggi nasali per i neonati permette di arrivare a una conclusione: si tratta di una procedura che non deve essere demonizzata ma di cui non si può nemmeno abusare. La parola d’ordine, dunque, deve essere “moderazione“: pensare di usarla su base giornaliera a lungo termine, soprattutto per i più piccoli, potrebbe essere sbagliato. Le irrigazioni nasali (sconsigliate per i bimbi che hanno problemi a livello di deglutizione) non dovrebbero durare più di tre settimane: nel caso in cui i bambini, trascorso questo periodo, dovessero mostrare ancora i sintomi del disturbo che si desidera curare, è necessario rivolgersi al pediatra per avere la sicurezza che il problema relativo venga diagnosticato in modo preciso e che, di conseguenza, possa essere applicato un trattamento ad hoc.

Prodotti: lavaggi nasali