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Come favorire la produzione di latte materno

Il latte materno è un alimento unico, insostituibile, ricco di elementi fondamentali per la salute e la crescita del nostro bebè. E’ importante fare tutto il possibile per favorirne la produzione. Alcune donne hanno naturalmente un’abbondante produzione di latte, molte altre ne hanno in quantità minori, ma questo non pregiudica la buna riuscita dell’allattamento e anzi, con particolari accorgimenti, è possibile stimolare maggiormente le ghiandole mammarie a svolgere il proprio lavoro.

Come favorire la produzione di latte materno

Di seguito vi elencherò le principali accortezze comportamentali utili a favorire e prolungare la produzione di latte materno.

  1. Bere molta acqua aiuta l’organismo della donna nella produzione di latte. La corretta idratazione è, infatti, fondamentale.
  2. Seguire un’alimentazione sana e corretta. Ricca soprattutto di asparagi, albicocche, barbabietole, patate dolci, carote, piselli, fagiolini, di ottimo aiuto nella produzione del latte.
  3. Evitare sostanze in grado di inibire la produzione del latte, come la salvia, il cavolo, la menta, i farmaci antistaminici, i farmaci ad azione diuretica, i contraccettivi ormonali, la caffeina.
  4. Riposare in modo sufficiente, evitando ritmi stressanti. Darsi il tempo per recuperare le forze, stimola la produzione di latte.
  5. Evitare fattori di stress, come ad esempio la paura di non avere latte a sufficienza, o di non essere idonee a produrne. La motivazione della madre ad allattare è una predisposizione psicologica fondamentale affinché la produzione avvenga correttamente.
  6. Il contatto madre-bambino deve essere favorito il più possibile fin dall’inizio, poiché il contatto pelle a pelle fa aumentare gli ormoni coinvolti nella lattazione, e il bambino è favorito nella ricerca del seno.
  7. La suzione deve avvenire entro poche ore dopo il parto. La suzione è il gesto che il bimbo compie quando succhia il latte, ed è il principale fattore di stimolazione della mammella, poiché contribuisce all’incremento della prolattina.
  8. Il seno materno non deve riempirsi di latte, ma deve invece essere svuotato completamente, evitando il verificarsi d’ingorghi mammari.
  9. La madre dovrebbe evitare di applicare sul seno o sui capezzoli unguenti e creme, talvolta l’odore particolare potrebbe scoraggiare il piccolo nella ricerca del latte; per mantenere il seno pulito può essere sufficiente la normale igiene con un sapone neutro.
  10. Allattare il nascituro a richiesta, è l’inclinazione maggiormente avvalorata, cioè attaccarlo al seno ogni volta che il piccolo manifesta desiderio di farlo, senza perdersi dietro rigidi orari. Tanto più il bimbo succhia, tanto maggiore sarà la quantità di latte prodotta.
  11. Eseguire la corretta posizione di attaccamento al seno favorisce la produzione di latte; il bambino deve attaccarsi nella giusta posizione e non deve essere staccato prima che abbia finito. Una suzione inefficace può essere la causa di una mancata crescita.
  12. Durante i primi mesi è importante non somministrare al piccolo nessun’altro tipo di liquido, tranne il latte, poiché quest’ultimo contiene tutto quello di cui il bambino ha bisogno.
  13. Evitare l’uso di tettarelle artificiali o ciucci almeno per il primo mese di vita, che potrebbero interferire con il giusto attaccamento al seno, perché succhiare una tettarella è ben diverso dal succhiare latte attraverso il capezzolo.
  14. Se necessario, sotto prescrizione medica, è possibile assumere sostanze galattogoghe, in modo da aumentare la produzione di latte. Il farmaco più noto, in questo caso, è il Peridon. A questo scopo vi sono anche molte erbe utili e prodotti fitoterapici, come il fieno greco e il cardo mariano, tanto per citarne due.

Per capire se l’allattamento va avanti nel modo giusto è importante valutare la crescita e il benessere del vostro piccolo, ci sono dei parametri che a questo scopo possono essere indicativi, senza mai dimenticare che ogni bimbo è a se, quello che non sarebbe sufficiente per uno, può invece bastare per un altro, sarà il vostro pediatra a esservi d’aiuto nel comprendere meglio la situazione. Essere madre, implica la capacità di stabilire con il vostro bebè un dialogo unico, dotato di una sensibilità che nessun’altro può avere al vostro posto, imparate a fidarvi delle vostre percezioni, libere ovviamente da paure e paranoie.

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