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Le macchie sulla pelle tipiche della gravidanza

Il cloasma, ossia le chiazze scure sulla pelle sono in genere dovute ai cambiamenti ormonali che avvengono durante la gravidanza. Queste sgradevoli macchie brune, sono un disturbo tipico delle donne in dolce attesa, causate da un potenziamento della pigmentazione melanica in alcune aree del corpo (la zona intorno all’ombelico, quella intorno al pube, ai capezzoli e più raramente su collo e avambracci) e nel viso.

Gli ormoni alterati, in seguito alla gravidanza, costringono i melanociti a un surplus di lavoro, i quali producono così un eccesso di pigmento; questo pigmento si accumula nella pelle e va a formare le spiacevoli macchie sul viso in gravidanza, soprattutto tra il terzo e il quarto mese di gestazione. Le donne maggiormente sottoposte a questo problema sono generalmente le brune con carnagione olivastra, tipicamente mediterranea, questo non esclude però il verificarsi del cloasma in donne dai capelli biondi. In realtà non è possibile sapere se il cloasma si verificherà o meno, e soprattutto non è possibile sapere con quale intensità.

Le macchie si presentano generalmente di colore bruno, marrone o marrone scuro e di forma irregolare, meno visibili durante i mesi invernali, tendono ad accentuarsi nei mesi primaverili ed estivi. Il viso è sicuramente la zona maggiormente colpita, soprattutto zigomi, fronte, mento, labbro superiore  e contorno occhi, questo causa spesso problemi a livello sociale e di relazione, condizione che può influenzare negativamente la psicologia della futura mamma. Può consolare sapere che le macchie gravidiche non sono un problema permanente, ma transitorio e reversibile.

Con l’avanzamento della gravidanza, l’iperpigmentazione tende ad aumentare, per ammortizzarsi alla fine della stessa, e soprattutto con l’allattamento, se però il problema persiste in alcune parti del corpo, è possibile porvi rimedio con opportuni trattamenti medico-estetici. Non è possibile prevenire totalmente il formarsi di questa “maschera gravidica” poiché si tratta di una predisposizione o meno dell’organismo, si può comunque attenuare l’intensità con cui si verifica.

Attraverso una serie di accorgimenti, è possibile contrastare l’aggravarsi del fastidioso problema; ad esempio è consigliato evitare l’esposizione ai raggi solari, poiché peggiorano sensibilmente il fenomeno. L’erboristeria è una risorsa molto importante, dove attingere antichi e proficui rimedi, poiché esistono molti prodotti naturali in grado di combattere le macchie della pelle.

Ad esempio sono consigliati, in questi casi, la liquirizia, grazie al suo alto contenuto di acido glicirretico, e l’uva ursina, che contiene arbutina, entrambe dotate di un alto potere schiarente. Questi estratti attaccano direttamente la tirosinasi, enzima responsabile della produzione del pigmento, mentre la camomilla, utile anch’essa per mantenere la bellezza dell’incarnato e la chiarezza della pelle, non intacca direttamente il lavoro della tirosinasi.

A differenza di questi rimedi naturali, e perciò innocui, l’uso di sostanze chimiche per riportare la pelle a un miglior aspetto, contro le macchie scure, sono spesso sconsigliati in gravidanza, per gli effetti collaterali negativi che potrebbero manifestare. Il cloasma è un problema tipico della gravidanza, e si verifica in circa il 70% delle donne, con aspetto più o meno intenso, però non è l’unico caso, infatti, troviamo donne con macchie scure della cute anche tra quelle che assumono regolarmente pillole anticoncezionali e nelle donne in menopausa. Alcuni studi mettono addirittura in relazione il cloasma con situazioni di particolare stress.

Prodotti: cloasma