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L’allattamento diventa fonte di cellule staminali

L’allattamento al seno aiuta a proteggere la salute della mamma e del bambino. Questo è un fatto ormai ampiamente dimostrato, tanto che tutti i soggetti coinvolti – medici, ostetriche, pediatri e strutture ospedaliere – stanno conducendo ormai da tempo numerose campagne per aumentare la sensibilità e la consapevolezza nel grande pubblico. Quello che è stato scoperto da poco, invece, è che allattare al seno permette di passare al neonato addirittura cellule staminali, oltre – come già si sapeva – a importanti sostanze nutritive, anticorpi e nutrimento psicoaffettivo. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di preferire sempre, almeno dove sia possibile, l’allattamento naturale rispetto a quello artificiale. L’ideale sarebbe allattare al seno in modo esclusivo fino ai sei mesi di vita del bimbo, e poi proseguire fino ai due anni e oltre.

Allattamento e cellule staminali, una scoperta recente

Lo studio che ha portato a questa scoperta è stato condotto in Australia su topi da laboratorio: attraverso l’introduzione di un gene che facesse da marker nel corpo dei topolini neonati, si è visto che, tramite il latte materno, questi ricevevano cellule staminali. Queste cellule – passate dalla mamma – si integrano nel corpo della prole, secondo processi che devono ancora essere individuati e studiati, ma risulta già chiaro che potrebbero avere un ruolo di primaria importanza nella tutela della salute del bambino, aiutandolo a sviluppare correttamente alcuni organi.

Le virtù delle cellule staminali

Le cellule staminali pluripotenti – del tipo presente nel latte materno – sono cellule giovani, non ancora differenziate e in grado di trasformarsi in diversi tessuti: neuroni, cellule epatiche e pancreatiche, tessuto adiposo, cellule ossee e delle cartilagini. Inoltre, diversamente dalle staminali embrionali che possono causare tumori, le staminali adulte di questo tipo sono più sicure. Hanno una funzione protettiva e riparatrice e sembra che siano capaci di ridurre i danni derivanti da ictus e infarti, oltre a proteggerci da alcuni tipi di tumore, soprattutto del sangue. Insomma, l’allattamento naturale si conferma ancora una volta uno dei migliori investimenti per la salute dei neonati, senza parlare poi del fatto che il latte materno potrebbe anche diventare una fonte di cellule staminali – il cui uso non presenterebbe particolari questioni etiche – da impiegare nella medicina rigenerativa.

Allattare, però, non è sempre facile e immediato e molte mamme possono scoraggiarsi: è utile sapere che esistono molti gruppi di auto-aiuto o ambulatori dell’allattamento nei maggiori ospedali, a cui rivolgersi per avere ascolto e assistenza.

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