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La nanna del neonato: un problema dalle mille soluzioni

Quando, in una famiglia, arriva un bambino, per i neogenitori cambiano i ritmi e le necessità. Uno dei punti cruciali nell’accudimento di un neonato è senza dubbio il momento della nanna. Bambini che non dormono, che restano svegli per gran parte della notte per essere sonnolenti durante il giorno, bebè che vogliono dormire solo in braccio: il repertorio è ricco e i genitori – specialmente se alle prese con il primo figlio – sono spesso disorientati, anche a causa delle indicazioni contrastanti che ricevono da pediatri e personale sanitario in generale.

Teorie sulla nanna del neonato

Sul sonno del neonato esistono teorie diverse. Ci sono pediatri e pedagogisti che privilegiano la necessità di sviluppare l’autonomia già dai primi giorni di vita; altri, invece, ritengono che abbia poco senso parlare di autonomia in riferimento a un bambino molto piccolo, che non ha nemmeno una chiara percezione di sé in quanto separato dal mondo esterno in generale. In questo dibattito si colloca un interessante libro che è stato pubblicato nel corso del 2016, dal titolo “I cuccioli non dormono da soli“. Scritto da Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale, il libro è una riflessione intorno al sonno del neonato e alle modalità di gestione del riposo da parte dei genitori. Si tratta di una riflessione che vuole smontare i luoghi comuni e sdrammatizzare alcune paure dei neogenitori, affinché questi possano affrontare con serenità, senza forzature e senza sterili angosce, la prima fase della vita del proprio figlio.

Un dibattito intorno alla nanna

Del resto, intorno alla nanna del piccolo appena nato, esiste un vero e proprio dibattito portato avanti da pediatri, pedagogisti, psicologi. È una discussione che non smette di suscitare interesse e mantiene nel tempo una sua costante rilevanza. Co-sleeping o culla fin dai primi giorni? Allattamento a richiesta – anche per tranquillizzare il piccolo e aiutarlo a prender sonno – o mantenimento di uno schema orario più o meno rigido per le poppate? Addormentare il bambino in braccio o pretendere che si addormenti nel suo lettino, magari con l’aiuto di una musica rilassante? Sono tutti quesiti aperti su cui gli esperti hanno opinioni divergenti. Sull’argomento esistono libri che hanno avuto molto successo come “Fate la nanna” di Estivill, o “Il linguaggio segreto dei neonati” di Tracy Hogg. Ma, oltre a quelli citati, ce ne sono molti altri e in ogni buona libreria sarà possibile trovare un ampio catalogo di titoli da cui attingere per prendere la propria decisione.

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