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Capricci dei bambini: cosa fare e come gestirli

L’intelligenza emotiva è quella capacità di saper riconoscere determinate emozioni in noi o negli altri per imparare a gestirle e ristrutturarle. Purtroppo però non si tratta di una cosa che ci insegnano a scuola, anche se la realtà quotidiana ci fa capire che dei corsi di educazione emotiva sarebbero molto utili. In questo modo la vita e i rapporti interpersonali sarebbero davvero più facili, anche quando si tratta di gestire i capricci dei bambini.

In effetti è proprio attraverso l’intelligenza emotiva che possiamo interagire meglio con il nostro bambino comprendendo i suoi bisogni, senza farci cogliere da preoccupazioni o nervosismi. Gli ingredienti sono empatia e ascolto attivo, attraverso i quali potrai davvero entrare in connessione con lui e farlo crescere sereno e sicuro di sé, nonostante all’inizio possa mostrare sentimenti un po’ turbolenti.

Capricci bambini: un fiume di emozioni

I bambini, soprattutto quelli più piccoli, non sanno ancora gestire le emozioni come facciamo noi adulti. Se hai un bambino piccolo avrai infatti notato che le sue manifestazioni, che siano di rabbia o di tristezza, sono spesso molto eccessive e smisurate.

Oltre a non avere il controllo su sentimenti estremi come la frustrazione, le sue reazioni sono anche dettate da una personale sperimentazione per osservare le reazioni in chi lo circonda e aggiustare il tiro. In definitiva fa tutto parte della scoperta della vita!

Angioletti con i nonni, diavoletti con la mamma: il segreto dei capricci dei bambini

Hai notato che il tuo bimbo sembra tanto dolce e gestibile in presenza di nonni, maestre o persino estranei, mentre con te fa il diavolo a quattro? Non prenderla sul personale.

In realtà si tratta di una dimostrazione di fiducia estrema nei tuoi confronti, che sei la persona con la quale può veramente essere se stesso, lasciandosi andare e sapendo di avere un porto sicuro. Del resto gli stessi adulti preferiscono sfogarsi con i propri cari, piuttosto che con persone che conoscono appena.

Bisogno di vicinanza e attenzioni fra le cause dei capricci bambini

Se lavori tutto il giorno o lasci il piccolo al nido è normale per lui sperimentare solitudine e senso di abbandono. I capricci del bambino in questo caso sono funzionali a comunicare nervosismo e malessere provati durante la tua assenza. Ha bisogno di te perché sei la sua mamma e ti chiede di prestargli la massima attenzione, di incanalare per lui un flusso di emozioni che non è altrimenti capace di gestire da solo.

Nonostante la stanchezza, ti basta infatti una parola, un gesto o semplicemente la tua vicinanza perché lui senta di essere di nuovo supportato e compreso dalla persona per lui più importante al mondo!

Consigli su come reagire ai capricci

Quando la situazione si fa estrema, l’istinto di urlare a tua volta è forte. Cerca invece di rimanere pacata e ferma. Arrabbiarsi purtroppo non insegna nulla, ma anzi aumenterà ancora di più la sua frustrazione. Il consiglio degli esperti è infatti quello di essere empatica e accogliere i suoi sentimenti, mostrandogli che capisci la sua rabbia o il suo disappunto.

Dopodiché, lascia che si sfoghi senza allontanarti, offri il conforto di cui ha bisogno e poni dei punti fermi laddove sia necessario per impedirgli di fare qualcosa di sbagliato. Se ad esempio dovete uscire dal parco giochi o non vuoi che prenda in mano un oggetto fragile, fagli capire in poche parole che comprendi benissimo come si sente, ma che è indispensabile tornare a casa o non giocare con il vaso di vetro. Rimani calma, esprimendo con serenità le tue ragioni e, soprattutto, non promettergli nulla in cambio o si creerà un circolo vizioso errato e dannoso. Il più delle volte, dopo la tempesta, anche per lui tornerà il sereno!

 

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